sabato 28 maggio 2011

Notte Bianca Dei Desideri!!!

1 GIUGNO, CITTà UNIVERSITARIA, PIAZZALE ALDO MORO!!

Accadde una notte d'inverno di qualche anno fa, e la chiamammo Notte Bianca. Quest'anno inaugura l'estate. In una giornata d’inizio giugno l'università spalanca le porte a una lunga notte di sperimentazione culturale, di condivisione e di partecipazione. Torna l'estate, un'invincibile estate sotto il cielo che sovrasta la Sapienza. Desideri, movimento, difesa dei beni comuni, la nostra notte bianca parla di questo. Un anno incessante di lotte ha animato non solo l’università ma anche l'intera città di Roma, che oggi vive di nuove relazioni, prospettive e progetti comuni: la Notte Bianca è uno di questi, una sperimentazione che parte dalle realtà e dai collettivi di studenti che quotidianamente vivono ed animano l’università e le lotte che in questi anni l’hanno attraversata.

La Notte Bianca è un progetto che ormai da anni si confronta e cerca di sviluppare un discorso concreto e qualificante sul tema della produzione culturale indipendente; è un esperimento che nasce dell'esigenza di trasformare e accrescere le molteplici possibilità che l'università offre come luogo sociale e di produzione artistica.

Il tema della produzione culturale è ormai percepito dalle dirigenze accademiche della Sapienza, sempre più come un'eccedenza da tagliare, un costo inutile da limitare. L'università italiana si è caratterizzata in questi ultimi anni come un luogo nel quale la socialità, che porta a nuove sperimentazioni culturali, viene classificata come un tema avverso ed esterno alla quotidianità accademica, fatta di lezioni continue ed esami. Questa è la logica che ci vorrebbero imporre, e questa è la logica che noi studenti tutti i giorni cerchiamo di capovolgere, con iniziative autogestite e indipendenti che quotidianamente si moltiplicano nelle facoltà, con i seminari e con le attività ludiche che creiamo collettivamente.

Proprio in questo senso la “Notte bianca” è una sperimentazione che irrompe sulla scena culturale non soltanto universitaria, ma anche cittadina, e colma il vuoto e la desertificazione a cui l'università va incontro. Ogni anno migliaia di persone sono attratte da questa giornata, decine di artisti della scena culturale indipendente romana e non solo contribuiscono e collaborano alla manifestazione. E' un progetto totalmente autofinanziato che prende corpo dall'intreccio di esperienze di lotta e di autogestione. La qualità delle performance, dei dibattiti, delle proiezioni e dei concerti che si moltiplicano nei giardini e nelle facoltà della città universitaria sono inoltre manifestazioni culturali di gran lunga più qualificanti dei progetti che l'Università La Sapienza promuove ogni anno, con dei finanziamenti indubbiamente elevati e che spesso risultano di scadente qualità, scarsa attrattiva e per un pubblico ristretto.

Quest'anno la giornata prende il nome di “Notte Bianca dei desideri”, perchè sono stati questi che hanno spinto le nostre proteste in difesa della conoscenza a intrecciarsi con quelle degli operai di Pomigliano e Mirafiori, a legare il nostro “no” alla guerra in Libia ai nostri “si” al referendum su acqua e nucleare. Il movimento studentesco quest’anno è riuscito ad allargare il consenso tra la gente, contrapponendo alle zone rosse e alla militarizzazione delle città la sfiducia dal basso al governo e la riconquista di spazi e strade. La risposta è stata un restringimento sempre più forte del dissenso e un pesante tentativo di reprimere e delegittimare il movimento, attraverso numerose denunce e arresti. Ma se alle zone rosse abbiamo contrapposto la riconquista degli spazi, allo smantellamento dei luoghi di formazione contrapponiamo ancora una volta la libera condivisione del sapere. Per questo i ricavati delle sottoscrizioni finanzieranno le spese legali, che garantiscono la difesa degli studenti denunciati.

Stiamo ancora costruendo dei processi di democrazia dal basso in difesa dei beni comuni, contro le privatizzazioni e la precarietà, che rappresentano oggi una delle sfide più importanti dei movimenti di opposizione sociale. Per questo all’interno della notte bianca troveranno spazio il comitato per l’acqua pubblica e contro il nucleare, perché la sfida dei referendum è una battaglia che il 13 e il 14 giugno deve essere vinta.

I desideri sono il filo conduttore di questa notte bianca. Per questo vogliamo contribuire e sostenere pienamente il percorso verso l’EuroPride dell’ 11 giugno, una giornata contro il muro nero dell’indifferenza e della discriminazione. Percorso in cui lesbiche, gay, trans, queer, intersessuali, bisex e eterosessuali saranno assieme protagonisti nel rivendicare il desiderio di vivere in modi differenti la politica, la socialità e la sessualità.

Perché amare liberamente vuol dire autodeterminarsi, scegliere il proprio futuro e lottare per riprenderselo. Ancora una notte bianca sotto il fitto blu del cielo della Sapienza, ancora una volta apriremo gli spazi universitari alla città, in questa notte inizieremo una nuova estate.

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