mercoledì 7 ottobre 2009

INTERVENTO MALEFICHE ASSEMBLEA PUBBLICA di COSTRUZIONE DEL 10 OTTOBRE

Perchè aderire all'appello  del sui generis?

Perchè ancora oggi, nel 2009,  sono più che mai attuali una cultura e delle pratiche fasciste, razziste  e sessiste. Ci rammarichiamo nel vedere che sono proprio lo stato e  le istituzioni secolari del nostro Paese a perpetrare atti violenti  e liberticidi nei confronti di donne, migranti e soggetti LGBTIQ.
Sono esempi di fascismo la  legittimazione delle ronde, la manipolazione dei mass media e la repressione  delle lotte sociali.
Sono esempi di razzismo i CIE,  le politiche di respingimento alla frontiera ed il reato di clandestinità,  che rende i migranti soggetti invisibili e privi di ogni diritto.
Sono infine esempi di sessismo  le politiche securitarie che mirano a riportare le donne dentro le mura  domestiche e a rinchiudere i soggetti lgbtiq in ghetti abbelliti con  la facciata di locali alla moda e serate trendy, la discriminazione  nel mondo del lavoro (gay, lesbiche, bisex ed intersex costretti a nascondere  la propria identità, trans costretti/e a prostituirsi perchè non accettati  in nessun altro luogo di lavoro).

Perchè non ci sembrano adeguate  le risposte istituzionali date all'escalation di violenza omofoba e  sessista: pacchetto sicurezza e legge Concia.
Il problema della violenza  sulle donne non può infatti essere affrontato istituendo ronde, criminalizzando  i migranti e non tenendo conto del fatto che la prima causa di morte  per le donne è la violenza in famiglia.
Allo stesso modo non ci accontentiamo  di una legge che prevede un'aggravante per aggressioni compiute ai danni  della comunità lgbtiq, tutelata come una specie in via d'estinzione:  non c'è la volontà di evitare le aggressioni, ma solo il tentativo  di riduzione del danno.

Perchè il modello di famiglia  eterosessuale e patriarcale da una parte relega la donna al ruolo di  madre, moglie e custode del focolare, dall'altra impedisce il riconoscimento  di qualsiasi altra forma di amore e/o di progetto di vita per la comunità  lgbtiq. Il nostro stato laico che dovrebbe garantire libertà e pari  diritti a tutt* è invece asservito a vaticano e gerarchie ecclesiastiche  che attuano una continua ingerenza nella vita pubblica. Da ciò derivano  anche la mancanza di una reale educazione sessuale nelle scuole, la  condanna dell' aborto e dei metodi contraccettivi.

Per tutte queste ragioni, e  per molte altre crediamo che sia fondamentale costruire una cultura  “altra” che faccia dell'antifascismo, dell'antirazzismo e dell'antisessismo  i suoi capisaldi.

Rivendichiamo diritti civili  per tutti e tutte, libertà di scelta e autodeterminazione della propria  identità sessuale e di genere.
 Individuiamo dunque nei soggetti  lgbtiq i primi interlocutori con cui confrontarci per intraprendere  tale percorso.