domenica 20 marzo 2011

Assemblea INDECOROSE E LIBERE - mercoledì 23/03 ore 17.30 - Facoltà di Lettere - Università Sapienza

A TUTTE LE INDECOROSE E LIBERE!
DONNE, STUDENTESSE, LAVORATRICI, PRECARIE, LESBICHE!

In questi ultimi mesi ci siamo riprese i nostri spazi, le piazze e la parola nel dibattito pubblico; abbiamo urlato il nostro dissenso verso le politiche razziste e securitarie che strumentalizzano i nostri corpi; abbiamo ribadito con forza che la nostra sicurezza non è garantita dai militari nelle strade o dalle telecamere; abbiamo denunciato questo governo per le politiche familiste eterosessiste e discriminatorie portate avanti negli ultimi anni; abbiamo espresso la voglia di parlarci e discutere, rivendicare autodeterminazione per tutte, libertà di scelta per tutte, un nuovo modello di welfare che si basi sui reali e pressanti bisogni delle donne.
   
C'è bisogno di forti prese di parola su temi come il lavoro, i servizi, la mercificazione e la violenza fisica, politica e culturale che le donne subiscono ogni giorno.
   
L'assemblea di mercoledì sarà l'occasione per aprire uno spazio di discussione, dibattito e ripresa di parola e di azione delle donne, come abbiamo fatto nelle strade e nelle piazze, il 13 febbraio a Montecitorio e l'8 marzo con il Corteo Notturno. In queste giornate abbiamo riaperto uno spazio di discussione necessario nella nostra città e nel nostro paese, che  si contrapponeva alle rapide strumentalizzazioni favorite da ogni parte politica su stupri e violenze sulle donne, questioni che riguardano noi e sulle quali vogliamo esprimerci noi, per prime!
   
Autodeterminarci coinvolge tutte. Tutte e tante.

Stanche di essere sempre indisposte e mai soddisfatte, lottiamo tutto l'anno!! :)
   
Siete tutte e tutti invitat* a partecipare all'

ASSEMBLEA CITTADINA
MERCOLEDì 23 MARZO
AULA I, FACOLTA' DI LETTERE
UNIVERSITA' SAPIENZA
ORE 17.30
   
per portare nuove riflessioni sul percorso, nuovi desideri da realizzare, per rivendicare libertà di scelta e autodeterminazione per tutte, per reclamare nuovi diritti e welfare, per boicottare la paura e le parate bipartisan.
   
PERCHE' LA VIOLENZA SULLE DONNE NON E' UN PROBLEMA DI ETNIA, MA UNA QUESTIONE CULTURALE E POLITICA!

 
info: riprendiamociconsultori.noblogs.org

martedì 1 marzo 2011

Riprendiamoci le nostre vite ...INDECOROSE E LIBERE!

LOTTO TUTTO L'ANNO

L'OTTO M'ARZO E M'ARIVORTO!

INDECOROSE E LIBERE!

Siete tutte invitate al corteo carnevalesco per le strade del centro di Roma

per reclamare diritti e nuovo welfare,

riprenderci le piazze e i nostri desideri,

boicottare la paura e le parate bipartisan!

...mettete qualcosa di rosso! 

L'OTTO TUTTO L'ANNO

Riprendiamoci le nostre vite indecorose e libere!

Negli ultimi mesi un’energia nuova e dirompente è emersa dalle mobilitazioni delle università e dei precari, dalla resistenza degli operai e dei migranti, fino a giungere alle ribellioni dell’Egitto e delle coste del Mediterraneo.

E’ un grido di rivolta che denuncia un sistema sociale ingiusto e si rifiuta di pagarne i costi.
   
 Il 13 febbraio scorso noi donne ci siamo opposte alle politiche che soffocano le nostre vite e che hanno portato al progressivo restringimento dei nostri diritti e dei nostri spazi di libertà. Abbiamo attraversato piazza del Popolo, invaso le strade di Roma e ci siamo spinte fino a Montecitorio per “restituire al mittente” le leggi contro le donne approvate negli ultimi anni dai governi sia di centrodestra che di centrosinistra: le dimissioni in bianco, il collegato lavoro, la legge 40 sulla procreazione assistita, l’innalzamento dell’età pensionabile, il pacchetto sicurezza e tante altre.
    
Anche l’8 marzo vogliamo riportare in piazza la stessa voce e, con lo stesso linguaggio impetuoso, rimettere al centro la questione della redistribuzione delle ricchezze: tra chi fa i profitti e chi sta pagando questa crisi, tra chi possiede palazzi e chi non ha casa, tra chi si giova di stipendi milionari e chi non ha un lavoro.
    
Vogliamo contestare chi mette in discussione la nostra autodeterminazione saturando le strutture pubbliche di obiettori di coscienza, limitando la diffusione della pillola RU486 o sostenendo la privatizzazione delle strutture sanitarie come i consultori (vedi la proposta di legge Tarzia per la regione Lazio), luoghi che noi invece vorremmo reinventare partendo dai nostri attuali bisogni.
    
Vogliamo ribellarci a una cultura e a un immaginario usati per controllare e disciplinare i nostri corpi e la nostra sessualità. Dal lavoro alla sanità, infatti, l’unico ruolo legittimato per le donne è quello di moglie e madre. Eppure spesso nel momento dell’assunzione ci vengono fatti firmare fogli di “dimissioni in bianco” che il datore di lavoro potrà tirar fuori nel momento in cui dovessimo dichiarare di essere incinte.
    
Viviamo nel Paese della doppia morale, dove l’unico modello accettato e promosso è la famiglia eterosessuale, quella stessa famiglia in cui, come le statistiche ufficiali ci raccontano, avvengono la maggior parte delle violenze sulle donne attuate da mariti, compagni e padri. E’ anche per questo che rifiutiamo la precarietà: perché ci obbliga a dipendere economicamente e culturalmente da un modello relazionale che ci impedisce di poter scegliere dove, come, quando e con chi essere o NON essere madri.
    
Eppure la stessa retorica familista che dichiara di promuovere e sostenere la genitorialità, di fatto ne ostacola la possibilità a lesbiche, single, gay, trans e a tutti quei soggetti che sfuggono alla norma eterosessuale e cattolica.

Ed è sempre la stessa logica che da un lato stigmatizza e criminalizza le sex workers attraverso pacchetto sicurezza e campagne moraliste e sul “decoro”, e dall’altro ne fa un uso “spettacolarizzato” e strumentale al piacere maschile diffuso all'interno dei Palazzi del potere, ma non solo.
    
L’8 marzo scenderemo in piazza anche per smascherare le politiche razziste di questo governo che sfrutta il lavoro di cura svolto per la maggior parte da donne migranti e contemporaneamente le trasforma in “pericolose” protagoniste dell'“emergenza immigrati” oppure le priva della libertà e le rende vittime di violenze nei CIE.
    
Per tutte queste ragioni saremo in piazza l’8 marzo, per rivendicare diritti e libertà, perchè i nostri desideri non hanno né famiglia né nazione, noi non siamo “italiane per-bene": siamo precarie, studentesse, lesbiche, trans, siamo donne che rifiutano il modello di welfare familistico, nazionalista, cattolico ed eterosessista.
   
Vogliamo riappropriarci delle nostre voci e dei nostri corpi e anche delle strade, della notte e delle nostre relazioni: rivendichiamo diritti, welfare e autodeterminazione.
 
Siamo tutte DONNE in CARNEvale e OSSA!!
L'otto... m'arzo e m'arrivolto!
    
CORTEO NOTTURNO - MARTEDì 8 MARZO 2011
Partenza ORE 18 - Bocca della verità - Roma

    
Centro Donna Lisa, Donnedasud, Infosex-Esc, le Facinorosse, le Malefiche, la Meladieva, le Ribellule, Lucha y Siesta Action-A, SuiGeneris

 
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Per info : lottotuttolanno@gmail.com