mercoledì 22 settembre 2010

NO ALLA LEGGE TARZIA!

Come laboratorio di genere delle studentesse della Sapienza, le Malefiche stanno continuando la loro campagna sulla salute delle donne e sui consultori, a maggior ragione in un momento in cui nella regione Lazio viene fatto un attacco forte e inaccettabile a questo servizio.

Diciamo NO alla legge Tarzia, che distrugge un servizio pubblico e finanzia i consultori privati!

qui di seguito l'appello per la conferenza stampa:

SALVIAMO I CONSULTORI PUBBLICI E GRATUITI
 
Sì ALLA SALUTE COME BENE COMUNE E ALL’AUTODETERMINAZIONE DELLE DONNE

mercoledì 22 settembre ore 12

Roma – Via Poli, 29
 
L'assemblea permanente delle donne che si è costituita per contrastare la proposta di legge regionale n. 21 del 26 maggio 2010 (prima firmataria Olimpia Tarzia) chiede il ritiro della proposta e che siano stanziate somme adeguate affinché i Consultori siano finalmente messi in condizione di operare al meglio valorizzando le professionalità e nel rispetto della volontà delle donne.

I Consultori sono strutture socio-sanitarie pubbliche di primo livello indispensabili per tutelare la salute soprattutto delle persone con maggiori difficoltà.

La proposta Tarzia ha una impronta ideologica inaccettabile per un servizio pubblico, che invece deve garantire accoglienza a tutte le culture e sensibilità. Di fatto la proposta vuole PRIVATIZZARE I CONSULTORI E PUNTA AD EROGARE FONDI PUBBLICI AD ASSOCIAZIONI CONFESSIONALI.

Nella conferenza stampa verranno evidenziati i punti essenziali della proposta e i passaggi che tendono ad abolire i principi fondamentali della democrazia, dell'uguaglianza e delle libertà fondamentali della persona in un ambito delicato come la salute.

La proposta di legge, oltre a cancellare l'indipendenza e la competenza delle operatrici e degli operatori avrebbe ricadute pesantissime sulla possibilità per migliaia di famiglie di accedere a minimi livelli di cura.
 
La proposta integralista attacca in modo inaccettabile l'autodeterminazione delle donne, che infatti sono cancellate e sostituite dalla "famiglia naturale fondata sul matrimonio" quale soggetto "politico".

Per il governo del centrodestra della Regione Lazio le donne sono incapaci di decidere in autonomia e, a partire dai Consultori, si intende limitarne la libertà imponendo loro un arretramento sul terreno dei diritti acquisiti.

La maternità è un diritto delle donne, che devono essere messe nelle condizioni economiche e strutturali di potervi far fronte con serenità. 

   

qui sul sito del centro donna lisa, potete trovare l'appello "salviamo i consultori" e la proposta di legge in formato integrale.

qui l'articolo di Repubblica e le foto dell'azione davanti ai consultori