giovedì 28 ottobre 2010

CONSULTIAMOCI! - giornata all'università per tutte le studentesse

Oggi alla Sapienza nella facoltà di lettere si terrà l'iniziativa pubblica organizzata da noi studentesse del Laboratorio di Genere LeMalefiche. Un'iniziativa inserita nel percorso della campagna contro la Proposta di Legge Tarzia, una proposta regionale che prevede il definanziamento dei consultori pubblici, a vantaggio delle strutture private, permettendo inoltre l'ingresso di organizzazioni cattoliche come il Movimento per la vita, avallando la politica di trasformazione dei consultori in strutture per la tutela della famiglia e non della donna.
In questo panorama, molti collettivi e associazioni di donne hanno iniziato una campagna contro questa proposta di legge e per l'autodeterminazione delle donne.
La nostra iniziativa vuole inserire questo attacco alla libertà delle donne nell'attacco più complessivo che questo governo sta portando avanti nei confronti di tutto il settore pubblico, dei lavoratori e delle lavoratrici, della formazione e dei beni ambientali. Siamo convinte che queste siano tante facce di una stessa medaglia, quella che vuole costringerci a pagare una crisi che non abbiamo creato.

Per questo giovedì 28 alle 15 in aula 6 a lettere ne discutiamo con le studentesse, le lavoratrici e le operatrici dei consultori.
LeMalefiche - Laboratorio di Genere

   
PROGRAMMA DELLA GIORNATA:

   
MATTINA: nell'atrio di lettere sarà allestito uno sportello gratuito aperto a tutte le studentesse con una ginecologa di un consultorio e un'operatrice del centro antiviolenza Donna L.i.s.a.
ORE 13: PRANZO SOCIALE!

   
ORE 15 - AULA 6 DI LETTERE: ASSEMBLEA PUBBLICA. Interverranno: una donna della FIOM, un'operatrice del centro antiviolenza Donna L.i.s.a. e una donna dei consultori.


Le FOTO dell'iniziativa - VIDEO1 - VIDEO2

mercoledì 22 settembre 2010

NO ALLA LEGGE TARZIA!

Come laboratorio di genere delle studentesse della Sapienza, le Malefiche stanno continuando la loro campagna sulla salute delle donne e sui consultori, a maggior ragione in un momento in cui nella regione Lazio viene fatto un attacco forte e inaccettabile a questo servizio.

Diciamo NO alla legge Tarzia, che distrugge un servizio pubblico e finanzia i consultori privati!

qui di seguito l'appello per la conferenza stampa:

SALVIAMO I CONSULTORI PUBBLICI E GRATUITI
 
Sì ALLA SALUTE COME BENE COMUNE E ALL’AUTODETERMINAZIONE DELLE DONNE

mercoledì 22 settembre ore 12

Roma – Via Poli, 29
 
L'assemblea permanente delle donne che si è costituita per contrastare la proposta di legge regionale n. 21 del 26 maggio 2010 (prima firmataria Olimpia Tarzia) chiede il ritiro della proposta e che siano stanziate somme adeguate affinché i Consultori siano finalmente messi in condizione di operare al meglio valorizzando le professionalità e nel rispetto della volontà delle donne.

I Consultori sono strutture socio-sanitarie pubbliche di primo livello indispensabili per tutelare la salute soprattutto delle persone con maggiori difficoltà.

La proposta Tarzia ha una impronta ideologica inaccettabile per un servizio pubblico, che invece deve garantire accoglienza a tutte le culture e sensibilità. Di fatto la proposta vuole PRIVATIZZARE I CONSULTORI E PUNTA AD EROGARE FONDI PUBBLICI AD ASSOCIAZIONI CONFESSIONALI.

Nella conferenza stampa verranno evidenziati i punti essenziali della proposta e i passaggi che tendono ad abolire i principi fondamentali della democrazia, dell'uguaglianza e delle libertà fondamentali della persona in un ambito delicato come la salute.

La proposta di legge, oltre a cancellare l'indipendenza e la competenza delle operatrici e degli operatori avrebbe ricadute pesantissime sulla possibilità per migliaia di famiglie di accedere a minimi livelli di cura.
 
La proposta integralista attacca in modo inaccettabile l'autodeterminazione delle donne, che infatti sono cancellate e sostituite dalla "famiglia naturale fondata sul matrimonio" quale soggetto "politico".

Per il governo del centrodestra della Regione Lazio le donne sono incapaci di decidere in autonomia e, a partire dai Consultori, si intende limitarne la libertà imponendo loro un arretramento sul terreno dei diritti acquisiti.

La maternità è un diritto delle donne, che devono essere messe nelle condizioni economiche e strutturali di potervi far fronte con serenità. 

   

qui sul sito del centro donna lisa, potete trovare l'appello "salviamo i consultori" e la proposta di legge in formato integrale.

qui l'articolo di Repubblica e le foto dell'azione davanti ai consultori
 

sabato 15 maggio 2010

GENERI SOMMERSI

Il Collettivo LGBTI Sui Generis e il Laboratorio di genere Le Malefiche in occasione della settimana del 17 maggio (giornata internazionale contro l'omofobia) vi invitano a...


    GENERI SOMMERSI
    Costruzione di saperi, lotte e diritti di donne e soggetti LGBTI






 
martedi 18/05 ore 10:30 aula VI - Facoltà di Lettere - Sapienza
    PROSPETTIVE DI GENERE: WOMEN STUDIES/GENDER STUDIES

    intervengono: Paola di Cori - Prof.ssa Studi di genere - Università di Urbino
    Luca Trappolin - Ricercatore Sociologia dei Processi culturali - Università di Padova


  
martedi 18/05 ore 15 aula VI - Facoltà di Psicologia - Sapienza

    OLTRE LA SALUTE, PER IL BENESSERE DELLA DONNA

    intervengono: Elvira Reale - Direttrice Centro Prevenzione Salute Mentale Donna - Asl Napoli 1
    Centro antiviolenza Donnalisa - Roma



mercoledi 19/05 ore 10:30 aula VI - Facoltà di Lettere - Sapienza

   
GENERI AL LAVORO: PRECARIETÀ E FEMMINILIZZAZIONE DEL LAVORO
    intervengono: Angela Groppi - Prof.ssa Storia moderna - Sapienza
    Lidia Cirillo - autrice de I Quaderni viola





mercoledì 19/05 ore 16 aula VI - Facoltà di Lettere - Sapienza

   
TEMPORANEAMENTE TUA: INTIMITÀ E COMMERCIO DEL SESSO
    intervengono: Daniela Danna - Ricercatrice Studi sociali - Università di Milano
    Giulia Garofalo - International Committee on the Rights of Sex Workers in Europe
    PG Macioti - Progetto X:TALK - Londra



e poi...

    VENERDI 21/05 dalle 22.30 @ città universitaria - Sapienza

    FESTA QUEER

    dj set: anni '70-'80-'90: psv_dja

    elettronica: pin*klo

                   toy boy

    visuals: Q Ueer Inaction

    burlesque show: dixie ramone/balnche lenoir

    bodyart

    mostre/pink room

    INGRESSO GRATUITO


sabato 6 marzo 2010

pranzo sociale ed effetti speciali al pratone lunedì 8 marzo ore 13...

dopo la campagna dell'anno scorso, pillolissima 2009, lunedì segnerà l'inizio della nuova campagna 2010 sulla salute della donna: avremo tante informazioni su contraccezione, pillola abortiva, legge 194, laicità e tanti altri temi che ci riguardano come donne e studentesse...

per esempio avete mai pensato alla possibilità di avere un consultorio universitario? come lo vorreste?

lunedì vedrete delle macchie viola rivoltare la città universitaria... venite a pranzare con noi!

...avremo anche giochi interattivi ;)













FOTO PREPARAZIONE ALL'8 MARZO

sabato 28 novembre 2009

TAKE BACK THE NIGHT

Dopo anni di politiche sempre più restrittive per la libertà di tutti ma soprattutto di tutte, abbiamo pensato di dover ribadire cosa vuol dire sicurezza per noi. Nell´immaginario comune, la notte è sempre stata associata all'insicurezza, alla violenza, alla paura e col tempo noi stesse abbiamo imparato a introiettare l´idea del pericolo del mondo esterno.  

Con i "loro" mezzi di comunicazione assordanti vogliono inculcarci l´idea del terrore della vita che troviamo fuori dalla casa (italiana), sinonimo di protezione e sicurezza. Non ci rinchiuderanno nella prigione delle mura domestiche per far godere l´uomo padr(on)e e marito,  attraverso il controllo sul corpo e sulla libertà delle donne. Non presteremo i nostri corpi per giustificare le politiche sicuritarie e razziste di questo paese ormai alla frutta.

Siamo pronte a uscire nelle strade a ridosso del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per ribadire che la sicurezza non è data da piu’ telecamere né dall’emarginazione,  detenzione ed espulsione degli immigrati e delle immigrate, ma dalla nostra libertà e autodeterminazione dentro e fuori casa.  

Vogliamo vivere le nostre strade anche di notte e vogliamo che sia questo a farci sentire sicure. Vogliamo non sentirci mai da sole. Vogliamo dire questo da donne alle donne, alle lesbiche, alle trans, ai gay perché non è sicurezza una città militarizzata, non è sicurezza una città fatta di ronde e lame, perché la nostra arma è la solidarietà.  

Questa crisi tanto temuta e così poco ammessa viene sfruttata per restringere le libertà acquisite in anni di lotte: i respingimenti in mare dei migranti, come quelli delle donne nelle case, la negazione del diritto al dissenso, la distruzione della scuola pubblica, la svalutazione delle donne su tutti i fronti, specie in campo lavorativo. Infatti precarietà o pratica delle dimissioni in bianco restano problemi per lo piu’ femminili, impedendo alle donne, che vogliano sfuggire a situazioni di violenza in famiglia, di farlo. Nessuno si chiede perché i famosi assenteisti di Brunetta fossero in maggioranza donne, dato che su di loro ricade tutto il peso di un welfare sempre meno efficiente.  

Tutto questo accade mentre la Chiesa continua a proporre un modello familiare in cui la donna conservi il ruolo di incubatrice e balia, mentre la società diventa sempre più fascista, ribadendo, tra gli altri, il vecchio schema della donna o santa o puttana. Così la violenza è palese solo quando a compierla è il tossico, l'immigrato o il rom e si arriva a giustificare l´ubriachezza dei "bravi ragazzi", che agiscono per soddisfare bisogni dovuti, mentre lo stesso comportamento rende la donna un´incosciente che "se l´è cercata".  

Ma in tutti questi casi non si indaga la violenza alle radici, la giustificazione è sempre la devianza, mentre noi sappiamo bene che la violenza è diffusa e propagandata dai media e dalla cultura. Si sistematizza una violenza più subdola, in un paese in cui escort e prostitute sono messe alla berlina, umiliando e denigrando la donna attraverso comportamenti di certi personaggi politici che vengono imposti come modello vincente.  

*E tra l´affanno dei giornali e dei politici preoccupati, anche noi vogliamo dire la nostra.*  

*Invitiamo donne, puttane, comunità glbtq, migranti e rom, gruppi e collettivi femministi e tutti coloro che vogliono riprendersi la notte a partecipare alla manifestazione del 21 novembre.*






 




comunicato take back the night per brenda

Roma - 20 novembre 2009

Stanotte a Roma una delle transessuali legate al caso Marrazzo è stata trovata morta, il cadavere bruciato.
Brenda era una delle tante sex workers che giorno e notte lavorano nell'illegalità, sfruttate ed umiliate, da un sistema omofobo, transfobico e repressivo.
Ogni giorno donne, lesbiche, omosessuali, transessuali, migranti vivono un'esistenza di marginalità e precarietà, nelle strade invase da ronde e picchiatori, diventano visibili solo quando salgono alla ribalta dei fatti di cronaca nera, picchiate, violentate, uccise.
Oggi 20 novembre, nella giornata mondiale in ricordo delle vittime di transfobia, un'ennesimo nome va aggiunto a questa lista: chiediamo che sia fatta luce su questa morte legata a doppio filo alla politica del potere, dei favori, delle mazzette. Vogliamo giustizia per Brenda.
Domani saremo in piazza: donne, lesbiche, migranti, transessuali in un corteo notturno per le strade di Roma, per riprenderci la notte, per affermare l'autodeterminazione dei nostri corpi, le strade della nostra città.
Verità e Giustizia per Brenda.
Take Back The Night!

21 novembre, Piazza Vittorio ore 18.30





Dopo anni di politiche sempre  più restrittive per la libertà di tutti ma soprattutto di tutte, culminate  con l'approvazione dei vari pacchetti sicurezza, abbiamo pensato  di dover ribadire cosa vuol dire sicurezza per noi e l'abbiamo fatto  sabato 21 novembre con una manifestazione notturna di donne, lesbiche  e trans: take back the night! Riprendiamoci la notte! 

Siamo scese in piazza per ribaltare  l´immaginario comune, che vede la notte associata all'insicurezza,  alla violenza, alla paura , tanto che col tempo noi stesse abbiamo imparato  a introiettare l´idea del pericolo del mondo esterno.

Take back the night è un percorso  autorganizzato che ha deciso di non limitarsi alla costruzione di sabato  21, ma è andato avanti sostenendo il presidio di femministe e lesbiche  sotto al CIE di ponte Galeria. Crediamo infatti che sia inaccettabile  che lo stato italiano in nome di una presunta sicurezza delle donne  (italiane) rinchiuda i migranti in delle struttre in cui sono proprio  le donne (migranti)le prime a subire violenza. Le coraggiose che come  Joy ed Hellen denunciano i tentativi di stupro ad opera dei loro carcerieri,  subiscono poi ritorsioni e minacce.

 E anche oggi, 28 novembre,  in occasione della manifestazione nazionale contro la violenza sulle  donne, torniamo in piazza a ribadire che la nostra sicurezza non è  fatta di telecamere, polizia o caccia al migrante, ma che passa per  l'autodeterminazione e la libertà di scelta, dentro e fuori le mura  domestiche.

Crediamo  che l'unica risposta possibile agli attacchi che stiamo subendo sia  l'autorganizzazione delle donne, in percorsi che riportino al centro  i nostri bisogni, le nostre rivendicazioni, il nostro protagonismo.




giovedì 19 novembre 2009



*Pillola RU486*
_ Assemblea cittadina _
13 novembre 2009 ore 17
@ GRANDE COCOMERO @
via dei Sabelli 88/a
LIBERE DI SCEGLIERE!!